Interpretare il futuro con i Tarocchi: un'Arte. In Copertina

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I Tarocchi sono un gioco divinatorio che riflette una situazione. Come lo specchio riflette l'immagine di chi l'osserva, così i Tarocchi manifestano la situazione esatta di ciò che siamo nel preciso momento nel quale li interroghiamo.

Così sulla base di quello che ci sta accadendo, le nostre azioni al riguardo, i nostri pensieri, nel momento del consulto si fissa un istante della nostra esistenza, dove, concentrandoci su di una domanda riusciamo a divinare su noi stessi.

Non si deve mai valutare la divinazione come qualcosa d’inevitabile o fatale, già che nella mani dell'uomo c'e' il POTERE per cambiare il futuro, variando semplicemente un comportamento o cambiando una decisione.

Nelle carte si manifestano i sentimenti, i desideri, i pensieri, le nostre proiezioni coscienti ed incoscienti rispetto ai movimenti della vita stessa.

E' un gioco sacro, che gli antichi Egiziani, maestri nell'arte dell'interpretazione praticavano, l'uso di queste carte e molto antico, anche se non si diffuse in Europa fino a dopo il XVI secolo, gi che in Francia lo stesso Carlo VI ne proibì l'uso con un editto che ne relegava l'uso ai soli giorni festivi. La stessa Chiesa che da sempre si e' pronunciata contro, cerca di proibirne l'uso con scarsi risultati.

I Tarocchi esprimono dei simboli e delle immagini che costituiscono un linguaggio universale che si può trovare in tutte le civiltà.

Simboli che risvegliano l'intuizione, adattandosi a delle circostanze variabili, senza che per questo cambino i diversi processi psicologici dell'interpretazione dei simboli; lo psichiatra Carl Jung fu il primo a parlare dell'incosciente collettivo ed a proporre la nozione degli Archetipi.

Jung supponeva che nella psiche esistessero tre livelli paragonabili a tre parti sovrapposte di un'isola. Sopra il mare, la terra visibile; sotto il livello delle acque, questo, per ultimo, riposa sopra il fondo comune a tutto l'oceano al quale si trova unito intimamente.

Così nella superficie sarebbero disposte, primo la coscienza, dopo il subcosciente personale elaborato a partire della nostra concezione delle nostre esperienze e delle relazioni che abbiamo stabilito tra loro; da ultimo, il subcosciente collettivo e le sue numerose stratificazioni: familiari, tribali e razziali comuni a tutta la specie. Si parla in qualche modo della memoria dell'umanità'.

Jung riunì sotto il nome d’Archetipo il contenuto del subcosciente collettivo che si distribuisce intorno a queste strutture nodali.

Non dimentichiamo che gi nelle prime civilizzazioni l'uomo ha cercato di spiegare a se stesso l'universo a partire da Archetipi come la Trinità, i quattro elementi, l'interazione dello Yin e dello Yang dando testimonianza di esso.

Il gioco dei Tarocchi non e' un semplice divertimento, si presta alla meditazione spirituale e alla riflessione filosofica, ha preso gli elementi principali da fonti allegoriche e mitologiche antiche a volte arcaiche e attraverso di queste dei dati immemorabili del subcosciente collettivo.

Oggi giorno le persone cercano un sollievo alle difficoltà psicologiche, morali, affettive e anche relazionali, ma questo non e' un fenomeno tipico della nostra epoca, piuttosto si e' prodotto sempre anche nei diversi piani di coscienza e con culture diverse. L'uomo ha cercato sempre un aiuto interno ed esterno ai suoi problemi.

In questo terzo millennio tutto e' in continuo cambiamento e l’insicurezza di fronte alle difficoltà dell'individuo e le angosce che lo divorano fanno che l'uomo senta ancora di più il timore di non poter controllare quello che sta succedendo intorno a lui.

Andare ad un consulto di Tarocchi, chiarisce i dubbi, rimuove l'incertezza del futuro e alleggerisce le pene del cuore, non risolve i problemi, ma le persone escono con la speranza di un domani migliore.

 

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